Settimana 44: i gatti di Kuniyoshi

di | 5 Novembre 2017

Prosegue il mio diario settimanale ricamato (per chi non sapesse cosa sto facendo e perché, qui c’è la spiegazione).

La giorrnata più bella di questa settimana è stata senza dubbio martedì, quando abbiamo fatto una “gita culturale” a Milano, visitando al mattino la mostra su Kuniyoshi  e al pomeriggio quella con le fotografie del Wildlife Photographer of the Year.

La giornata è stata magnifica: con il bel tempo e le temperature miti è stato un piacere fare due passi per Milano, le mostre erano entrambe interessanti, e abbiamo avuto anche il tempo di fare un pranzetto gustoso e una visita anche ad un piccolo negozio giapponese, La Zacca, che desideravo vedere da tempo.

La mostra su Kuniyoshi è veramente bella, e sapere come vengono fatte le stampe ukiyo-e mi ha fatto apprezzare ancora di più i dettagli minuti e precisissimi, come i capelli sottilissimi, la ricchezza di particolari delle decorazioni dei kimono o dei tatuaggi dei guerrieri, o la scelta di un legno diverso per la matrice, più venato, per avere un effetto moiree su alcuni dei tessuti dei kimono.
Qui sotto, un video di un incisore/stampatore in cui si possono apprezzare le varie fasi di incisione e di stampa:

Lo spunto per il quadratino di questa settimana viene, ovviamente, da Kuniyoshi. Inizialmente avevo pensato di riprodurre uno dei motivi decorativi dei kimono, che nelle sue silografie sono rappresentati in modo estremamente dettagliato e con drappeggi ricchi e voluminosi. Poi, sfogliando il catalogo, mi sono ricordata di un motivo decorativo piccolo ma particolare, utilizzato per le scaglie di un mostro marino, con una piccola spirale all’interno di una suddivisione a rombi che mi ricorda anche lo shibori.

Tametomo salvato dal mostro marino dai tengu

Alla fine, ho invece scelto di riprodurre uno dei suoi famosi gatti:

Gatti suggeriti come le 53 stazioni del Tokaido

Sono rimasta colpita da come, con poche linee, sia riuscito a rendere la sinuosità dei movimenti felini: si vede davvero che era un grande amante dei gatti!

Ovviamente non mi sono lanciata a farlo a mano libera: l’ho riportato su un pezzetto di carta velina, dal catalogo, riducendo leggermente le dimensioni per farlo stare nei 2,5 cm del quadratino, e l’ho riportato sulla stoffa con la carta carbone.

Contorno a punto erba

Macchie a piccoli punti

Il contorno a punto erba, con punti piccini, e poi le macchie un po’ a occhio, con punti veramente piccoli per evitare che il ricamo diventasse troppo morbido e gonfio e facesse passare in secondo piano il contorno a punto erba.

Un gatto di Kuniyoshi

Il gatto finito mi piace molto, assomiglia un po’ al mio gattone quando dorme beatamente sul suo cuscino…