Un piccolo approfondimento sulla mostra “Dal cuore alle mani” di Dolce&Gabbana, visibile a Palazzo Reale, a Milano, fino al 31 luglio 2024. Se non lo avete ancora fatto, potete leggere la prima parte del reportage con la descrizione più generale della mostra.
Diversi capi erano interamente ricamati, con riproduzioni di affreschi o dipinti rinascimentali, e tutti – per me – erano impressionanti per la mole di lavoro e la ricchezza dei motivi decorativi.
Alcuni di questi, in particolare, mi hanno colpito per la minuziosità dei particolari ricamati, per la varietà di filati utilizzati, per la cura di ogni piccolo particolare. Ho cercato di fare qualche foto, che non credo rendano giustizia a questi capolavori, soprattutto perché si perde molto la differenza di luminosità tra i filati in lana/cotone/seta e quelli metallizzati/luccicanti.
Già in questa giacca da uomo, si può notare la cura nel far collimare il disegno sul revers e sulla tasca, e le differenti consistenze del ricamo nei fili d’erba, nelle foglie, nei capelli del bambino.
E in questo cappotto, la varietà di spessori e lucentezza dei fili, per restituire in modo fedele la diversa consistenza della frutta, verdura e oggetti che compongo questa natura morta, in modo anche leggermente tridimensionale.
E che dire di questo giubbotto? Vogliamo parlare della precisione con cui sono stati riprodotti i manoscritti in ogni dettaglio? L’alternanza di fili metallizzati e non da luminosità al ricamo, rendendolo ancora più reale.
Questo cappotto è invece un campionario di punti, di fili, di perline lucide od opache, realizzato con una minuziosità e una precisione che è difficile forse apprezzare nelle foto. In alcune parti il ricamo è realizzato sopra a delle applicazioni in stoffa drappeggiate in modo da rendere più realistico, ad esempio, il manto della Madonna.
E ancora, questa tunica/kimono, dove ogni figura, ricamata in ogni minimo dettaglio, risplende grazie a fili metallizzati, a perline, cristalli e pailettes.
Il passaggio da una sala all’altra è stato un crescendo di emozioni e di stupore, che – davvero – è difficile raccontare solo con le foto, per cui il mio invito è di visitarla – se potete- prendendovi tutto il tempo necessario per perdervi nei dettagli di ogni creazione.