Arrivo in ritardo per gli auguri di Natale, ma ancora in tempo per quelli di un Felice 2020: dopo giorni di litigi tecnologici con il sito, e prove e tentativi per risolvere i problemi, sono ora sulla buona via per la risoluzione degli ultimi piccoli aggiustamenti da fare.
Mentre mi mettevo a scrivere questo post, mi sono anche resa conto di quanto io abbia trascurato il sito in questi ultimi tempi: l’ultimo post risale alla seconda metà di ottobre.
Ogni ora libera la trascorro sul telaio, i programmi per il prossimo anno prendono forma, un pezzo dopo l’altro, la testa è altrove: non sta su facebook, non sta dietro ai commenti e ai like, ogni fonte di distrazione è ridotta al minimo. Riconoscere quali sono le attività che mi succhiavano il tempo disponibile senza darmi niente in cambio e prenderne le distanze è stato un passo necessario per potermi concentrare su quello che al momento è più importante. Riappropriarmi del tempo, è stata una grande conquista di questi ultimi mesi.
Prendendo spunto da questo, il mio augurio per tutti voi, in questi giorni che possono essere frenetici e densi di messaggi e chiamate, è di riuscire a ignorare per un po’ le lucine lampeggianti e i ding dei telefoni, di fare le chiamate essenziali, alle persone di cui avete piacere di sentire la voce, di lasciar attendere i messaggi whatsapp inoltrati a tutti i contatti tanto per togliersi il pensiero, e di recuperare del tempo per essere presenti sul serio. Per godere della compagnia dei vostri cari, se vi fa piacere, per dedicarvi a un vostro hobby, per leggere un buon libro o per una tazza di tè… per qualsiasi cosa vi faccia stare bene.
Tornando al ricamo, la fase 10 del ricamo giapponese procede. Su Instagram c’è qualche aggiornamento in più:
Inizio ad essere cautamente ottimista: il mio ambizioso obiettivo di terminare la fase 10 in tempo per il corso di specializzazione in Giappone potrebbe essere realizzabile… Si vedrà nei prossimi pochi mesi.
Quello che mi rende felice è che, come era nelle mie intenzioni, questo obiettivo è per me un incentivo, una spinta a lavorare alacremente (ma bene, con concentrazione), e non è diventato fonte di ansia o, peggio, una giustificazione per lavorare in fretta e male.
E ora, di nuovo a testa bassa sul telaio, che il ricamo mi chiama!