Da ditale a puntaspilli

di | 21 Gennaio 2018

Una tecnica che mi stuzzica, e alla quale mi piacerebbe riuscire a dedicare un po’ di più tempo, è quella che si usa per fare i ditali giapponesi (yubinuki).
Variando la dimensione può essere utilizzata per realizzare anche oggetti diversi.
Ho provato, partendo dall’anima di cartone di un rotolo di carta igienica, a farne uno di dimensioni più grandi, usando la Seta Reale Faro.

Un ditale un po’ grande…

Ci sono ancora molte imperfezioni: il punto non è regolare, e lo sbieco che ho utilizzato tende ad aprirsi troppo. Penso che la prossima volta proverò a rivestire l’interno con un doppio giro di sbieco per vedere se regge meglio, e cercherò di essere più precisa nella fase di preparazione della struttura.

Con un po’ di pannolenci ho preparato un cilindro, imbottito con ovatta sintetica, da inserire all’interno del ditale.

L’imbottitura in pannolenci

Ditale puntaspilli

Per coprire il pannolenci, ho poi fatto un semplicissimo bordino a piramidi ad un pezzetto di seta, con la tecnica del ricamo Hedebo. Ho cucito la seta al pannolenci con un sopraggitto da rovescio, lungo il perimetro.

Il risultato, alla fine, è stato comunque dignitoso.

Puntaspilli completato

Puntaspilli completato